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venerdì 30 agosto 2013

Da vedere: film sulla maternità

Durante la mia settimana da single e senza figlio mi sono concessa quei film strappa lacrime che fanno tanto dormire papiL, ma anche qualche commedia leggera e divertente.

Due in particolar modo sulla maternità e sulla gravidanza:

- What to Expect When You're Expecting

parla di 5 donne la cui vita viene stravolta dall'annuncio della loro gravidanza:
- una donna che dopo anni di matrimonio e anni in cui prova ogni metodo per restare incinta dalla fecondazione assistita agli allarmi sull'i-phon che annunciano che sta ovulando, alla fine ce la fa ma la gravidanza non è proprio come se l'aspettava. Diciamo che le ha proprio tutte!

mercoledì 28 agosto 2013

Andare in giro con un bimbo (iperattivo)

Premetto che l'aggettivo tranquillo non è mai uscito dalla mia bocca per descrivere scatolino. Ultimamente ancora meno.
In questi giorni lo osservo, mi sembra così grande.
E ora mangia pure al tavolo con noi, e non più sul seggiolone, e DA SOLO! (cosa non così scontata)

domenica 25 agosto 2013

My week in pics #34

Questa settimana è volata!!
Tra i vestiti degli uomini da lavare/stirare, la lista dell'asilo da iniziare a spuntare, e lui: il lavoro! Il mio contratto tecnicamente scade il 20 settembre MA forse c'è una svolta, mi assumono a tempo BO ancora non si sa nulla di preciso, vedremo. Fatto sta che la cosa mi ha reso particolarmente nervosa per tutta la settimana.
Poi c'è la cura che ho iniziato proprio ieri, per il mio problema. Ho deciso di abbandonare la medicina tradizionale e optare per la medicina naturale. Speriamo sia la volta buona!
Ah altro evento importante della settimana: il compleanno di papiL. 27 anni!
Siamo usciti a cena tutti e tre e scatolino è stato bravissimo!

Buon lunedì a tutti!

domenica 18 agosto 2013

My week in pics #33

La mia settimana senza uomini si è ufficialmente conclusa ieri.
Come è andata?
Beh direi bene dai, mi sono dedicata a me stessa, ho fatto docce lunghe con musica alta, sono riuscita a fare tutto quello che avevo messo nella lista tranne andare a ballare ma ho ripiegato con una fantastica serata tra amiche a base di birra e chiacchiere a guardare le stelle. 
I miei uomini mi sono mancati un sacco, soprattutto la sera quando tornavo a casa e c'era un silenzio surreale, e il letto era vuoto. Mi mancavano quando li chiamavo e scatolino mi raccontava (a modo suo) cosa stava facendo. 
Ma tutto sommato una settimana passa molto velocemente. 

giovedì 15 agosto 2013

Il mio ferragosto da figlia

**questo post partecipa alla staffetta di blog in blog, una staffetta di vari blog che pubblicano un post seguendo un tema specifico il 15 di ogni mese.  
Questo mese si parla di "il mio ferragosto:com'è e come vorrei che fosse" **

Ed eccomi qua il giorno di ferragosto, finalmente a casa dal lavoro ma purtroppo senza i miei uomini.

Come vorrei che fosse?
Ovviamente con loro, solo noi 3, magari una gita fuori porta, o meglio ancora al mare a mangiare un piatto di spaghetti allo scoglio sulla spiaggia, e a convincere scatolino come al solito a mangiare da solo, a rincorrerlo per le vie di un qualsiasi paesino sconosciuto, girando per bancarelle e mangiarsi un bel gelato, cercando di non farlo sporcare troppo.

sabato 10 agosto 2013

una settimana senza i miei uomini

Come già avevo accennato i miei uomini sono partiti, proprio un ora fa.
Una settimana tra le colline toscane con i suoceri, il che è tutto dire.

Sono triste perchè scatolino mi mancherà come l'aria, ho già messo il suo cuscino vicino al mio così di notte sentirò il suo odore. E ho pensato che fino a qualche anno fa avrei fatto lo stesso con una maglietta di papiL, ma ora no. Certo mi mancherà un sacco anche lui, ma è proprio vero che i figli cambiano tutto e in un attimo prendono il primo posto su tutto.

Mi sento un po' tradita, questa settimana di vacanza è stata organizzata alle mie spalle, o

giovedì 8 agosto 2013

Figli della vita stessa

"I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo,
ma non li crei.
Sono vicino a te,
ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
ma non alla loro anima,
perché la loro anima abita
nella casa dell’avvenire
dove a te non è dato entrare neppure con il sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro,
ma non volere che essi assomiglino a te,
perché la loro vita non ritorna
indietro e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani."

Kahlil Gibran

 Quando il nanetto aveva 4 mesi ho frequentato un corso di massaggio infantile durante al quale, oltre alle tecniche del massaggio, riflettevamo sui vari temi dell'educazione dei nostri figli. Un giorno l'ostetrica bravissima che teneva il corso ci ha distribuito delle schede con questa poesia di Gibran.

Ultimamente mi viene spesso in mente.

Quanto sono vere queste parole e allo stesso tempo crudeli.
Ti fanno riflettere.
Tu metti al mondo uno scriciolino, pensi per lui, scegli per lui.
Poi arriva un giorno in cui lui sceglierà per se'. Le amicizie, gli studi, i viaggi, l'amore. E tu da genitore non puoi far altro che consigliarlo, indirizzarlo sulla retta via senza sforzarlo, perché si sa i figli fanno tutto il contrario di quello che vorrebbero i genitori.

Mi capita spesso di pensare a come sarà il mio piccolo grande M. a 12, 16, 18 anni, se sarà studioso o se bisognerà spronarlo, le amicizie che avrà e gli orari del rientro a casa il sabato sera.

Questa poesia a noi mamme non piace, siamo egoiste con i nostri cuccioli, li vorremmo sempre piccoli e da sbaciucchiare ma forse dovremmo leggerla come figli quali anche noi siamo. 

Ma ce la farò??


domenica 4 agosto 2013

"Mamma lavo-ooo?"

Sono ormai 9 mesi che lavoro in un negozio di fotografia in un centro commerciale. Questo significa che lavoro praticamente tutti i giorni, ho un solo giorno di riposo in settimana e lavoro tutti i weekend (salvo alcune domeniche). E pensavo che col tempo sarebbe stato più facile lasciare il nanetto, dirgli "ciao amore, la mamma va al lavoro. Ci telefono più tardi!" e invece no.
Lui mi guarda e mi dice "mamma lavo-ooo?"
e io gli rispondo "si amore vado al lavoro, ma poi torno e giochiamo insieme. Mi dai un bacio?" Lui me lo da, mi abbraccia e vorrei che da quell'abbraccio non si staccasse mai e invece dura un nano secondo poi corre via a giocare e mi fa "ciaociao" con la manina.
Non è triste, lo so. Lui sa che torno e che con i nonni o con il papà si diverte un mondo.
Ma io ogni volta sento un peso, soprattutto la domenica quando lo saluto alle 13.30 e fino alle 20 non lo vedo.
Mi manca, è normale lo so ma pensavo che col tempo passasse.
Quindi non mi resta che godermi il tempo che abbiamo a disposizione insieme, anche se non sempre è facile tra casa da pulire (che ultimamente fa davvero schifo!), panni da piegare e lavatrici da stendere.