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martedì 23 aprile 2013

Paranoie da spannolinamento

E anche per noi questa tragica fase è arrivata.

La situazione è questa:
-29 mesi (quasi 30)
-usa il vasino (nei cambi) da quando aveva 7 mesi, a volte fa la pipì ma altre no
-con la cacca è bravissimo: la fa nel vasino da quando aveva 20 mesi circa, la chiama quando gli scappa o la fa nel vasino quando lo metto durante i cambi
sul vasino al mare a 9 mesi
Ma la pipì proprio zero!

Non la chiama e secondo me non si accorge nemmeno quando la fa.

Da qualche giorno quando siamo a casa la mattina o la sera lo lascio senza pannolino, gli ho preso le mutandine e un paio di canottiere (giusto per evitare di usare il body che se si bagna lo devo cambiare tutto), poi sembra così un bimbo grande.
Ma ieri mattina si è bagnato 3 volte in un ora!!

Lo metto sul vasino circa ogni ora/ora e mezza e ogni volta devo inventare qualcosa o il lallo (giochino di puzzle del mio cellulare) o davanti la tv. 
E non so neanche bene se è giusto così o se è meglio che sia una cosa spontanea. è giusto sforzarlo?!



Ho letto su tanti blog e articoli vari, so perfettamente che la cosa è soggettiva e cambia da bimbo a bimbo, ma non capisco alcune cose:
-devo aspettare che me la chiami oppure portarlo sul vasino ogni tot è giusto per fargli capire quando ha lo stimolo?
-non si confonde a stare in casa senza pannolino e in giro col pannolino? 
-Perché capisce la cacca e la pipì no?! 
(Devo dire che con la cacca ho praticato una specie di EC -elimination communication- dato che capivo mentre spingeva, lo portavo di corsa in bagno e nel giro di poco ha capito e anche a 10/12 mesi mi faceva capire a modo suo che la stava facendo).

*scusate per gli argomenti poco puliti del post ma è tutta natur!*





mercoledì 17 aprile 2013

Comitato di liberazione mamme: il mio baby blues

Era da un po' che volevo raccontare dei primi giorni a casa con scatolino e del mio (credo) baby blues, e quale migliore occasione del "comitato di liberazione mamme"??
Perchè ragazze diciamocelo, dietro quei visini rosati, quelle foto idilliache di noi che allattiamo o cambiamo pannolini con la paura di staccare un braccio a quell'esserino tanto piccolo e carino, o dietro a quella felicità di essere mamme e che sei finalmente a casa per goderti il tuo scriciolino, c'è una strana sensazione di inadeguatezza, paura o più semplicemente di incazzatura. Ecco a me è andata così.

Dopo tre giorni in ospedale in cui continuavo a ripetere "voglio tornare a casa", una volta varcata la soglia del nostro nido ho pensato "e ora che si fa??".

L'allora neo-papiL con l'aiuto del neo-zioA (mio fratello) avevano riempito la cameretta di scatolino con palloncini azzurri (credo che con gli ultimi superstiti ci abbia giocato uno scatolino che già gattonava), avevano disposto tutti i regali ricevuti in ospedale sul tavolo in sala in bella mostra e con l'aiuto di mia mamma, avevano messo i mazzi di fiori ricevuti in vasi e posti sulle scale (che dopo qualche giorno sembrava di essere al cimitero).

Tutto bello, bellissimo direi!

Ma io avevo solo 2 cose per la testa: 
-fare una DOCCIA assolutamente che avevo di quei capelli unti che nemmeno le patatine del McDonald sono così unte
-e DORMIREdormireDORMIREdormire punto!

A complicare le cose il nostro scatolino ha fatto in suo primo pianto a casa, piangeva e piangeva e da inesperti quali eravamo l' abbiamo coccolato ma non funzionava e dopo qualche minuto di pianto interroto ho pensato "non è che ha fame?" (ma va?!che scoperta!) e appena attaccato al seno si è calmato e poi addormentato.
Ma nel mentre che lui piangeva io ero incazzata nera! avevo fatto i miei piani e lui non collaborava! che cretina che ero, forse pensavo di aver partorito un bambolotto.

notare i braccialetti della clinica
Ed è forse stato in quel momento che ho realizzato di essere mamma. 

So che è stupido da dire dato che lo ero da 3 giorni ma ho capito veramente in quel momento, vedendolo piangere e io stanca, sporca e incazzata, che ero diventata mamma e cosa vuol davvero dire esserlo

Quando ero incinta dicevo "sì ma usciremo ancora, ci sono i nonni apposta per tenerlo"  ecco grandissima cazzata, tant'è che non l'ho mai lasciato a dormire dai nonni (viaggio di nozze a parte) perché non ne sento il bisogno e mi sento addosso la responsabilità di stare con lui.

Poi nella stessa settimana ho avuto 2 episodi in cui ho pianto come una fontana:
Episodio1. il più eclatante: la sera del fatidico giorno di ritorno dall'ospedale sono venuti a vedere il cucciolo come i re magi i miei suoceri e la zia di papiL. "posso tenerlo?" "ma che bello" "eh si adesso dovresti blabla" "magari un po' di mal di pancia" (di giàà?) "se li fate tutti così belli dovreste farne altri" (???)
Poi mentre stavano andando e il pupo dormiva e pareva avesse fatto la cacca io dico "ma tanto in clinica mi hanno detto di non svegliarlo per cambiarlo perché se dorme vuol dire che sta bene" e la suocera ridendo: "eh ma mica puoi tenerlo tutta notte così??"
A parte che era la sia prima notte a casa ed era ovvio che non dormiva tutta notte infatti di lì a poco si era svegliato. Fatto sta che detto ciò poi loro vanno, PapiL era sceso a salutarli e quando risale mi ritrova in un mare di lacrime, ho pianto tantissimo e non riuscivo a smettere!

Episodio2. il sabato pomeriggio della prima settimana a casa era stato un via vai di amici alcuni avvisando, altri no! E mentre stavo aspettando una mia carissima amica ecco che arrivano due amici di papiL. Diciamo che non parlavo molto, si vedeva chiaramente che avevo fretta che andassero. Poi la sera guardo papiL e gli dico "Ma sono stata scortese oggi con G. e L." Lui "ma no, perché?"
E giù a piangere di nuovo come una fontana per un'altra buona mezz'ora!

Poi una volta che il pupo ha preso il ritmo e noi il suo le cose sono andate mooolto meglio, i primi giorni non sono mai facili tra ormoni ballerini, stanchezza fisica, psicologica e dolori vari, ma tempo 10 giorni e non vi ricorderete nemmeno più come era senza quel piccolo esserino che mangia beatamente dal vostro seno!

alla fine ero riuscita a dormire, almeno un po'

lunedì 8 aprile 2013

imparare i colori e 29 mesi

scatolino non parla ancora bene, ma ogni giorno fa un sacco di progressi. 
Per imparare i colori ho trovato un metodo che consiste nel raggruppare oggetti diversi ma dello stesso colore. Mi è venuta l'idea mentre piegavo i pannolini e lui colorava. Allora abbiamo diviso i pannolini per colori, poi abbiamo preso i pennarelli e li abbiamo messi sopra i pannolini del corrispettivo colore e fatto lo stesso con le mollette, i cubotti e le macchinine.
La cosa difficile era che ogni volta doveva nominarmi il colore dell'oggetto ma non sempre lo azzeccava. 



Inoltre oggi è il complimese di scatolino: siamo a quota 29!
Le nostre giornate passano troppo velocemente, e la nostra settimana è organizzata in base ai turni che ho al lavoro ma fortunatamente scatolino si adatta bene a ogni situazione e secondo me gli piace vedere che ogni giorno fa qualcosa di diverso: o va al ludo bimbo, o dalla nonna o sta a casa con me. Faccio ancora fatica a salutarlo quando vado al lavoro, soprattutto il sabato e la domenica che anche papiL è a casa ma almeno ha il tempo di stare da solo con lui.

Quindi, buon inizio di settimana e buon complimese al mio desperados!

mercoledì 3 aprile 2013

Vacanze pasqualine

Relax, famiglia e amici i tre ingredienti per tre giorni perfetti e perché no, pure un pizzico di lavoro, giusto per non perdere il ritmo.

Eh si perchè se natale con tuoi, pasqua con i suoi e pasquetta con chi vuoi!

Sabato sera dopo aver cenato dai miei, ci siamo fermati a casa di mio nonno per decorare le uova e fargli un po' di compagnia. Scatolino non ha proprio decorato le uova come si dovrebbe, ma vabbè, chi sono io per criticare la sua arte!



Domenica pranzo dai suoi, tipico pranzo pasquale con più portate e che si sta a tavola fino alle 17 senza accorgersi che il tempo è volato!



E la sera del tempo solo per noi tre, coccole sul divano, trenino e peppa pig.

Lunedì grigliata con amici al pascolo (una casetta che ha mio nonno con un mega giardino).
Sfortunatamente siamo dovuti restare in casa, ma il cibo e la buona compagnia non sono mancati! E c'era pure N., figlio di un amico di papiL che ha 2 anni e con cui scatolino si trova benissimo. Almeno non è circondato da adulti come al solito.

A fine pranzo i bimbi hanno aperto le uova ma si sono divertiti di più i grandi a montare le sorprese!



Purtroppo io alle 16 ho iniziato a lavorare dato che il simpatico centro commerciale dove lavoro ha deciso per la prima volta di restare aperto a pasquetta. L'unica consolazione è che hanno adottato l'orario domenicale e alle 20 ho chiuso tutto e sono tornata al pascolo dove anche i miei uomini erano tornati dopo la nanna pomeridiana e insieme ad altri amici che ci hanno raggiunto abbiamo mangiato una pizza tutti insieme e una fetta di colomba!

Ci vorrebbe una volta al mese una doppia domenica, per avere tutto il tempo da passare sia con la famiglia sia con gli amici.
E dopo questo break pasquale, si riparte con il tram tram di sempre!