- C'è sempre qualcosa da fare, la casa da pulire, i vetri che fanno pena, lavatrici che si accumulano, il frigor che si svuota. Il lavoro.
Mi sento sempre incasinata, in un tornado a cui non riesco a uscire.
Lavorare 6 giorni su 7, 40 ore a settimana, anche nei weekend, ti da la sensazione di non staccare mai per davvero. Ci ho fatto l'abitudine dopo un anno emmezzo che sono qui, ma non sempre è facile.
- aprile, il mese dell'annuncio, al resto dei parenti e amici e perchè no, anche qui sul blog/instagram.
- la pancia che inizia a crescere, la voglia di sapere il sesso ma essere sicura che è femmina! (ok dopo aver detto questo sarà maschio)
- pasqua con tutta la famiglia, e dopo essermi abbuffata sono stata severamente punita (vomito a go go)
- verso fine mese ho iniziato a sentirmi meglio, anche se al supermercato, nel reparto frigor, faccio ancora fatica
- comunicarlo al capo non è stato facile, ma pare l'abbia presa bene
- una grande amica che è partita per tanti mesi ma che cerca comunque di esserci!
- Il nano che mi chiede "adesso è cresciuto il fratellino??" ma non ha ancora capito che una volta che il fratellino arriva cambia tutto anche per lui
- Cresce a vista d'occhio, distrugge tutte le tute all'altezza delle ginocchia, parla tanto e quando inizia a dire "papi, papi, papiL" lo ripete per circa 20 volte, anche se nel frattempo lo sta ascoltando, poi si impapina ed è tenerissimo. Parla tanto, ma se gli chiedi "cos'hai fatto all'asilo?" ti risponde sempre "niente!"
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